LASCIA CHE TI AIUTI

Quando viviamo una sofferenza interiore che non riusciamo a superare con le nostre forze è facile sentirsi intimamente soli e tristi. Da un lato avvertiamo il profondo bisogno di essere ascoltati, compresi ed aiutati ma dall'altro temiamo che nessuno potrà mai capirci fino in fondo ed esserci di aiuto. Così tendiamo a chiuderci in noi stessi sopportando da soli tutto il peso dei nostri problemi oppure navighiamo in internet alla ricerca di soluzioni fai-da-te. Anche a me è successo! Ma cosa ci impedisce davvero di chiedere aiuto ad un professionista? Sebbene i motivi possano essere differenti, in sostanza si tratta di una paura inconscia che ci blocca ogni qualvolta stiamo per chiedere aiuto, facendoci rimandare in continuazione. Chi soccombe alla paura, rinunciando all'aiuto di un professionista, rischia di soccombere anche al dolore che col tempo tende a diventare cronico trasformandosi dapprima in sofferenza, poi in disagio ed infine in disturbi psichici e malattie psicosomatiche. Leggere articoli su internet può essere utile per la nostra cultura personale ma solo un profondo lavoro di introspezione e di confronto con l'altro ci permette di superare davvero la nostra sofferenza interiore. Infatti "la relazione è sia causa che rimedio ad ogni sofferenza umana" (Carl Rogers).

Perché abbiamo paura di essere aiutati?

Chiedere aiuto è un'azione che richiede umiltà, coraggio, amore e responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Spesso il bisogno di aiuto si scontra con la visione distorta del nostro ego, bloccandoci. Tale visione deriva da esperienze negative del passato, pregiudizi e convinzioni limitanti, ed è in grado di condizionare le nostre scelte attraverso pensieri disfunzionali che generano paura, dubbi e innumerevoli giustificazioni.
Osservando la seguente tabella troverai nella colonna di sinistra alcuni esempi di convinzioni inconsce errate e limitanti che potresti aver associato all'idea di chiedere aiuto ad un professionista. Nella colonna di destra troverai invece le paure che ne scaturiscono impedendoti di chiedere aiuto:
 
CONVINZIONE INCONSCIA ERRATA E LIMITANTE

PAURA
Se chiedo aiuto sono diverso, inferiore, pazzo o malatoGiudizio, Esclusione
Se chiedo aiuto non sono abbastanza forte e capace di farcela da soloFallimento, Debolezza
Se chiedo aiuto dovrò inevitabilmente "stravolgere" la mia vitaCambiamento
Se chiedo aiuto dovrò necessariamente interrompere relazioni significative e non sarò in grado di farcela da solo
Distacco, Solitudine
Se chiedo aiuto e cambio idee e comportamenti non sarò più amato, stimato e rispettato come primaDeludere, Tradire
Se chiedo aiuto scoprirò dentro di me qualcosa di "spaventoso", indicibile, inaccettabileIgnoto, Pazzia
Se chiedo aiuto troverò un professionista che si approfitterà della mia situazione di debolezzaInganno, Manipolazione
Se chiedo aiuto dovrò "soffocare" il piacere, il divertimento e la mia parte giocosaCrescere
Se chiedo aiuto dovrò necessariamente raccontare aspetti intimi e segreti di me e del mio passatoInvasione, Intimità
Se chiedo aiuto troverò un professionista che si stuferà di me abbandonandomi al mio destinoAbbandono, Rifiuto

Ciò che accomuna le diverse convinzioni inconsce è il pregiudizio, l'inesattezza, la generalizzazione e la catastrofizzazione. Ad esempio chi è convinto che l'aiuto di un professionista lo condurrà inevitabilmente a "stravolgere la propria vita" oppure a dover "rinunciare totalmente al piacere", avvertirà una resistenza fortissima al cambiamento, giustamente avvertito come minaccioso. Ciò, però, non corrisponde affatto alla realtà in quanto la relazione di aiuto non spinge a stravolgere, bensì accompagna durante un graduale percorso di auto-valutazione e cambiamento delle proprie abitudini comportamentali e del proprio stile di vita, con l'obiettivo di bilanciare piaceri e doveri, bisogni e responsabilità. Lo stesso principio vale per chi è erroneamente convinto che arrivare al punto di chiedere aiuto ad un professionista significhi essere pazzo, malato o fallito: costui negherà il suo bisogno di aiuto trovando le più fantasiose giustificazioni pur di non doversi giudicare (e sentirsi giudicato) come tale. La paura tenta quindi di proteggerci da qualcosa che avvertiamo come minaccioso. Ma poiché la paura è il risultato di convinzioni inconsce errate e limitanti, in realtà ci imprigiona condannandoci ad una vita piena di sofferenze.

Perché non riesco a risolvere da solo?

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Albert Einstein diceva: "Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati". Quando non riusciamo a cambiare punto di vista, a pensare e ad agire in maniera differente, rimaniamo intrappolati nei nostri schemi e nei nostri problemi. Altre volte intravediamo possibili soluzioni ma interviene una forza interna che si oppone con prepotenza ad ogni nostro tentativo di cambiamento, rivelando un conflitto interiore da risolvere. In questi casi il confronto con un Counselor Online risulta il modo più efficace per sbloccare la situazione e ripartire. Durante le consulenze online potrai imparare ad osservare e comprendere te stesso, gli altri e i tuoi problemi da una differente posizione percettiva. Inoltre imparerai ad utilizzare i canali di comunicazione più efficaci per dialogare con la tua parte emotiva, rendendola tua alleata piuttosto che nemica. Tutto ciò ti consentirà di risolvere i conflitti, di cambiare tipo di pensiero e di trovare quella soluzione efficace e duratura che stai cercando.

Guardare il problema da un'altra angolazione ti permetterà di trasformarlo in un'importante occasione di crescita e di cambiamento per tornare a sorridere alla vita.

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Ascolta il consiglio di coloro che ci sono già passati, me compreso: più rimandi e più le cose diventeranno complicate! Non aspettare di raggiungere il tuo limite massimo di sopportazione prima di rivolgerti ad un professionista, quando sarai costretto a farlo perché invalidato da tutta una serie di disturbi psichici! Rischierai seriamente di compromettere le cose a te più care come la salute, gli affetti e il lavoro. Inoltre il percorso per ritrovare il benessere psicofisico sarà ancora più difficile e faticoso. Sei sicuro che ne valga la pena?!? Lasciarsi aiutare non è affatto così "pericoloso" come può sembrarti! E' al contrario un momento di profonda condivisione e umanità! Un gesto d'amore in grado di curare le ferite più profonde! Non lasciare che sia la paura a determinare il tuo futuro! Usa tutto il tuo coraggio e decidi di fare adesso quel difficile primo passo, senza più rimandare... Il resto verrà da sé...
Contattami oppure prenota autonomamente dal sito la tua prima consulenza gratuita di 60 minuti: si tratta di una conversazione iniziale per conoscerci, anonima e non vincolante. Potrai chiedermi informazioni e raccontarmi ciò che ti fa soffrire ricevendo un primo aiuto. Se ti sarai trovato/a bene sarai tu a ricontattarmi per proseguire il percorso, nella più totale libertà.








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